Questo è il logo della squadra Penne Rossa. Il colore principale è il rosso, che richiama il colore del team. Il secondo colore che si nota è il bianco, che simboleggia il colore dei robot. In basso al centro troviamo la mano di un robot con sopra appoggiata una pianta, che vuole rappresentare il tema della robotica.
Questi sono i ragazzi del gruppo Penne Rossa, che stanno lavorando in modo smartworking per il progetto della NAO Challenge.
L’Arazzeria Pennese, fondata da Di Nicola e Tonelli nel 1965 e rimasta attiva fino al 1998, rappresenta un’eccellenza dell’alto artigianato artistico di Penne.
Nato come tessuto per coprire le pareti, l’arazzo ha un’origine antichissima ma vive un lungo periodo di prosperità tra il Quattrocento e il Settecento come elemento di arredo nelle corti, nei palazzi e nelle ville di regnanti e papi.
Nella metà del Novecento la tessitura di arazzi conosce un periodo di rinascita dopo il declino legato alla produzione industriale dell’Ottocento e gli arazzi arrecano le navi transatlantiche italiane, come la “Leonardo da Vinci”, la “Michelangelo” e la “Raffaello “.
L’Arazzeria Pennese viene scelta per la realizzazione di tre arazzi monumentali, due di Afro e uno di Capogrossi, destinati nel 1975 alla Biblioteca Nazionale di Castro Pretorio a Roma.
Negli stessi anni si sono attivate le collaborazione con Marcello Avenali, Primo Conti, Remo Brindisi, Antonio Paradiso e Diana Baylon.
Chi ha avuto la fortuna sorte di frequentare per 20 anni lo studio di Remo Brindisi presso il Museo Alternativo che porta il suo nome al Lodo di Spina (FE), assistendo alla realizzazione di suoi quadri poteva constatare una ritualità sempre rispettata, un approccio intimo, un confronto rinnovato e irrisolto nell’infinito bianco della tela.
Il fluire attraverso il colore di rappresentazioni provenienti da insondate rotte di pensiero, quale frutto di mediazione tra conscio ed inconscio, rivelavano la magicità dell’opera d’arte in divenire, mai del tutto compresa mai definitivamente ultimata, ma in grado di comunicare attraverso inusitati accostamenti cromatici le profonde emozioni dell’essere.
Nei primi Brain-storming, avvenuti nella piattaforma Microsoft teams a causa dell’emergenza Covid, abbiamo deciso di dividerci i compiti da svolgere, per poi aggiornarci circa 2 volte a settimana sulla piattaforma per vari confronti.
Il nostro obiettivo era di collaborare con un ente locale, quindi abbiamo scelto il museo di arte moderna e contemporanea, un museo davvero molto interessante e ricco di opere. Il nostro obiettivo all’interno del museo è riuscire a rendere tutti partecipi e interessati a queste opere.